
L’Acquario,
teatro civile stagione 2O1O
Sabato 27 Marzo è la
Giornata Mondiale del Teatro
L’Italia celebra, per la prima volta, la Giornata Mondiale del Teatro, riconoscendo a livello nazionale la manifestazione lanciata a Vienna nel 1961 dall'Istituto Internazionale del Teatro e al Teatro dell’Acquario la Compagnia Centro R.A.T. presenta
“LO STIPO”
Canto per una terra dispersa
Liberamente ispirato al racconto “Piedi Nudi” della raccolta "L'amata alla finestra" di Corrado Alvaro
Procopio e Lucrezia sono rimasti superstiti sventurati di un terremoto che ha provocato la loro disperata ricerca di un nuovo posto in cui insediarsi. Anche lo “stipo” in legno di ciliegio è andato distrutto, compreso il servizio di tazzine dorate che costituiva un’ultima risorsa di nobiltà su cui agganciare la loro vita di stenti.
I due si incamminano dal loro paese, quindi, verso la stazione ferroviaria, fiduciosi che, prendendo un treno e indirizzandosi verso la città, con l’aiuto di un parente possano capovolgere la direzione della loro “fortuna”.
Lo spettacolo è incentrato su questa impresa, scandita da un’originale scelta scenica che, mediante la predisposizione di tavoli reclinati in senso verticale con relativo sciabordio di pietre, testimonia gli ostacoli che il cammino della coppia incontra. Son in tal modo formalizzati i cambi di scena e l’ininterrotto peregrinare dei due, alla ricerca del treno che li trasbordi in questo agognato luogo, desiderio e speranza di molti emigranti degli anni ’60, come si desume dal racconto di Corrado Alvaro, da cui la rappresentazione teatrale prende spunto.
Diverse, però, sono le reazioni dei due di fronte al diniego opposto dai capistazione alla richiesta di salire sul treno senza aver pagato il biglietto: Procopio accetta con serena acquiescenza i rifiuti, confidando che alle scadenze successive la ruota della vita possa cambiare, Lucrezia con la sagacia e la diffidenza atavica delle donne del Sud, rimane interdetta, dubbiosa, fermandosi ad un passo dalla ribellione manifesta, forse perché ancora coinvolta in un passato d’amore ed in una ritualità familiare che la fa desistere. E’ l’esaltazione postbellica di un cuore e una capanna?
A significare, insomma, che la soluzione dei problemi nasce dalle scelte dei singoli, anche se i cosiddetti magnifici anni ’60 volevano convincerci del contrario.
SABATO 27 MARZO ALLE ORE 21.00 e DOMENICA 28 MARZO ALLE 18.00
al TEATRO DELL’ACQUARIO – Via Galluppi 15, Cosenza
Rielaborazione e adattamento: Dora Ricca
Con: Maurizio Stammati e Maria Marino
Scene e costumi: Dora Ricca
Scenotecnica: Eros Leale
Luci :Geppino Canonaco
Organizzazione e Amministrazione: Carlo Antonante Bugliari, Maria Luisa Garofalo e Ilaria Oliverio
Foto di scena: Eros Leale
Regia: Antonello Antonante
Sarà ospite della serata Franco Quadri, critico di Repubblica, e direttore della casa editrici Ubulibri nonchè promotore dei premi Ubu per il teatro.
www.calabriaonline.com
Nessun commento:
Posta un commento