Vivi Cosenza

lunedì 4 gennaio 2010

La Commissione d'inchiesta chiede una relazione sulla tragedia sfiorata nell'ospedale di Cosenza

A una bambina e' stato ingessato il braccio sbagliato. Nel 2005 e' deceduto un piccolo di 7 anni a causa di un errore sanitario

La cattiva gestione della sanità e soprattutto l’inefficienza del personale medico, in Calabria, stava per fare un’altra vittima. Una bambina di due anni e mezzo a causa di una frattura a un braccino è stata portata all’Ospedale dell’Annunziata di Cosenza, dove gli è stato ingessato l’arto sbagliato. Un episodio gravissimo accaduto nei giorni scorsi nel capoluogo Bruzio dove la tragedia è stata scongiurata solo grazie al continuo pianto della piccola, alla quale è stato ingessato il braccio sano, i cui pianti continui hanno convinto i genitori a pretendere accertamenti che hanno messo in evidenza l’errore medico.Il grave episodio ha fatto nuovamente accendere i riflettori sulla cattiva sanità e indotto il presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sugli errori sanitari, Leoluca Orlando, ha pretendere una relazione su quanto accaduto nei giorni scorsi nel reparto di Ortopedia dell’Annunziata, .La tragedia sfiorata della piccola ha fatto tornare alla mente di tutta l’opinione pubblica, la terribile inadempienza dei medici che, nello stesso reparto dello stesso ospedale di Cosenza, hanno portato al decesso del piccolo Andrea Bonanno nel 2005 cui era stata effettuata un’ingessatura troppo stretta. Il piccolo aveva solo sette anni e ha trovato la morte a causa dell’incompetenza nella sanità. Solo in seguito a lunghe battaglie mosse dai parenti del bambino è stata avviata un’inchiesta.

Angela Mendicino

http://www.calabriaonline.com

Nessun commento:

Posta un commento