È in corso a Cosenza un'operazione dei carabinieri del Comando provinciale e della Squadra mobile per l'esecuzione di 49 ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di altrettanti presunti affiliati alla cosca Bruni della 'ndrangheta. I provvedimenti restrittivi sono stati emessi dal gip distrettuale di Catanzaro su richiesta della Dda e uno riguarda, tra gli altri, l'ex parlamentare dell'Udeur Bonaventura Lamacchia.
SCARCERATO E RIARRESTATO - E tra le persone arrestate c'è anche il presunto capo della cosca, Michele Bruni, che era stato scarcerato appena ieri ed era stato posto agli arresti domiciliari. Insieme a lui, secondo quanto riferito dagli investigatori, sono stati arrestati la compagna e tre fratelli, due dei quali, comunque, erano già detenuti.
LE ATTIVITA' DELLA COSCA - La cosca Bruni, che si ritiene oggi disarticolata, aveva assunto negli anni '90 un ruolo egemonico a Cosenza, sfruttando il vuoto di potere determinatosi dopo l'operazione Garden, risalente al 1994, ed ottenendo il controllo del traffico di sostanze stupefacenti, delle estorsioni e delle rapine contro i furgoni portavalori. Secondo quanto è emerso dalle indagini, si sarebbe infiltrata in numerose attività imprenditoriali, gestendo, tra l'altro, i servizi di onoranze funebri ed una discoteca nel centro di Cosenza. Il gruppo criminale avrebbe avuto anche un ruolo attivo nel traffico di stupefacenti, nelle estorsioni e nelle rapine contro i furgoni portavalori eseguite con la complicità di mafiosi pugliesi.
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